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PERIODICO ASSIDIFER-FEDERMANAGER - già Ferrovie&Servizi Anno 32 - n. 1/2023
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una buona cosa e, invece, non lo è affatto, perché af- ferma implicitamente che sono soltanto undici i giorni in cui un dirigente può disporre liberamente dell’orga- nizzazione della sua giornata lavorativa, senza dover obbligatoriamente timbrare il cartellino per certificare che un po’ del suo orario di lavoro si è svolto nel suo luogo di lavoro.
“Orario di lavoro” e “luogo di lavoro”, due fantastici anacronismi ai quali si continua a rimanere inutilmente affezionati, mentre sappiamo bene che la realtà ci vede, per trecentosessantacinque giorni all’anno e ventiquattro
ore al giorno, attac- cati a un computer o con un telefonino appeso all’orecchio, saltellando da un treno a un aereo, da un cantiere a un uf- ficio, da una riu- nione in prestigiose sale di sontuosi pa- lazzi al corridoio di casa in cui si va cia- battando assonnati.
Beati allora quei pochi colleghi di Trenitalia, unici ai quali lo smart wor- king non è stato concesso per via della loro operati- vità, o meglio per il modo in cui la loro operatività è stata organizzata, e che non sono stati am-
messi nel Valhalla di noi che siamo non-operativi e sotto sotto, ça va sans dire, pure un po’ fancazzisti.
Questi colleghi potrebbero sembrare relegati in una oscura retroguardia e invece rappresentano la residua avanguardia di chi può ancora combattere una battaglia per avere quello che il placebo dello smart working non può offrire: il riconoscimento della dignità del proprio ruolo.
Non fatevi dunque ingannare da falsi benefici.
E non fatevi ingannare nemmeno dal titolo di questo mio breve scritto.
L’addio alle armi cui mi riferisco non è un richiamo simbolico al fatto che d’ora in avanti saranno altri a do- versi impegnare per ottenere quello che i dirigenti del Gruppo FS si aspettano. Addio alle armi va inteso nel senso letterale del termine: rinuncia a usare armi per sostenere le proprie ragioni.
Non fraintendetemi, non è il sussulto di un generico pacifismo sul modello di quello che ci ha accompagnato
Addio alle armi
Nonostante tutto il nostro amore per la pace, non possiamo fare a meno di armi. (Joseph Goebbels)
Come al tempo delle lance e delle spade, così anche oggi, nell’era dei missili, a uccidere, prima delle armi, è il cuore dell’uomo. (Papa Giovanni Paolo II)
Con il XXIX Congresso, previsto per fine marzo ad Anzio, si concluderà il mio secondo e, per statuto, ultimo mandato come Segretario ge-
nerale di Assidifer. Sarebbe dunque lecito aspettarsi da parte mia un breve scritto in cui, ripercorrendo questi quasi sette anni di attività, ricordi quali sono stati i risultati ottenuti dalla nostra associazione a vantaggio dei diri- genti del Gruppo FS.
Ormai, però, ci conosciamo bene e sapete che, per indole e per professione, tendo ad andare fuori tema. Quindi, il massimo che posso concedere alle aspet- tative di chi legge, è rammentare quello che, almeno ai miei occhi, è stato solo apparentemente un successo: l’aver ottenuto undici giorni di smart working anche per
noi dirigenti.
Come sapete, l’accordo prevede che non vi sia un
obbligo minimo di giorni, né un obbligo di pianificazione e il buon uso di queste giornate è demandato unica- mente all’intelligenza di ognuno di noi. Sembrerebbe