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Foto archivio Fondazione FS Italiane
più tempo a disposizione e libertà di azione – tutta una serie di iniziative, di organizzazione di eventi, di adem- pimenti di routine che i dirigenti in servizio non potrebbero assicurare per ovvi motivi di impegno azien- dale. Questi ultimi a loro volta assi- curano peso “politico” all’Associa- zione, ricoprendo ruoli aziendali. Insieme costituiscono un mix che non può non apportare beneficio a tutti.
Con Assidifer i colleghi pensionati poi possono più direttamente tute- lare i loro interessi di pensionati, che non sono ovviamente quelli azien- dali o contrattuali, ma sono quelli previdenziali e assistenziali.
Si aggiunge che anche il loro contributo di esperienza può rivelarsi utile per entrambe le componenti nei momenti di approfondimento su te- matiche aziendali, o di emergenze organizzative, tecniche, di gestione delle complesse realtà del Gruppo. In uno scambio proficuo di cono- scenze, di competenze, di espe- rienze.
Infine facciamo parlare lo Statuto di Assidifer:
Art. 2 - SCOPI
ASSIDIFER-FEDERMANAGER ha i seguenti scopi:
a) rappresentare la categoria dei dirigenti e delle figure manageriali di cui all’articolo 1, valorizzandone lo status e tutelandone gli interessi;
b) promuovere azioni volte a mi- gliorare il benessere degli iscritti e in generale della categoria dei di- rigenti e delle figure manageriali di cui all’art. 1;
c) provvedere alla difesa dei soci, rappresentandoli ed assisten- doli nelle controversie individuali e collettive che avessero ad insorgere in conseguenza del loro rapporto di lavoro;
d) promuovere lo studio, la for- mazione e l’aggiornamento profes- sionale e collaborare alla soluzione di problematiche strategiche, tecni- che, economiche ed organizzative delle aziende di cui fanno parte gli associati.
Senza stare ancora a commen- tare in maniera superflua i già di per sé chiari scopi, tutti parimenti fon- damentali, ne ho semplicemente evidenziato in neretto alcuni ai quali
personalmente attribuisco partico- lare valore identitario.
Siamo o no un sindacato?
Innanzitutto, come precisato chiaramente nel primo articolo del nostro Statuto, noi siamo “l’associa- zione sindacale dei dirigenti e delle figure manageriali del Gruppo Fer- rovie dello Stato Italiane e delle so- cietà partecipate, nonché delle im- prese operanti nel settore dei trasporti, della logistica e delle infra- strutture per la mobilità”.
Colgo l’occasione per ricordare che, al di là di recepire in un nuovo possibile nome il concetto ormai pre- valente di mobilità, anche l’associa- zione Assidifer palesemente non è più ristretta a chi lavora con treni e binari, ma anche a chi lavora con asfalto, autoveicoli ed eventual- mente altre modalità di trasporto.
Tornando alla questione, dare la connotazione di sindacato alla no- stra Associazione certe volte po- trebbe sembrare quasi un contro- senso, a qualcuno potrebbe creare imbarazzo. Si sostiene che i dirigenti sono anche l’azienda, che la loro azione si identifica con le iniziative e le strategie aziendali. Come pos- sono essere un sindacato, essere al di qua del tavolo?
Innanzitutto i dirigenti di regola non sono la proprietà, sono dei la- voratori dipendenti.
Il contratto collettivo nazionale di lavoro per i dirigenti di aziende pro- duttrici di beni e servizi sottoscritto tra Confindustria e Federmanager all’articolo 1 recita:
“Sono dirigenti i prestatori di la- voro per i quali sussistano le condi- zioni di subordinazione di cui all’art. 2094 del Codice civile e che rico- prono nell’azienda un ruolo caratte- rizzato da un elevato grado di pro- fessionalità, autonomia e potere decisionale ed esplicano le loro fun- zioni al fine di promuovere, coordi- nare e gestire la realizzazione degli obiettivi dell’impresa”.
Anche la nostra Federazione si qualifica come sindacato.
Statuto Federmanager, articolo 1:
“La Federazione Nazionale Diri-