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               ULTIM’ORA
Pensionati beffati! Con il giornale in chiusura, ap- prendiamo che la Corte Costituzionale ha respinto i ricorsi sulla possibile in- tegrazione delle pensioni e ha bocciato in via defini- tiva ogni tentativo di riva- lutazione delle stesse. Nessuna ragione ai pen- sionati, dunque, nessuna integrazione, a differenza di quanto sperato soprat- tutto negli ambienti CIDA fino a poche ore prima della decisione della Corte.
“È una sentenza che ci la- scia l’amaro in bocca e le cui motivazioni andranno lette con attenzione per capire se si porrà final- mente fine alla sconcia pratica di usare i pensio- nati come dei ‘bancomat’ cui ricorrere quando si aprono falle nei conti pub- blici”, ha commentato Giorgio Ambrogioni, Pre- sidente CIDA. “È una pa- gina buia – spiega – per i diritti dei pensionati e per l’intera politica previden- ziale del Paese, perché ri- schia di creare un prece- dente pericoloso per chi è in pensione: dopo questa decisione, ogni volta che emergeranno esigenze di cassa, al governo di turno verrà la tentazione di ricor- rere al prelievo sui redditi dei pensionati. Una mano- vra già attuata troppe volte e alla quale speravamo vi- vamente che la Consulta ponesse finalmente fine”. Ambrogioni ha assicurato, comunque, che CIDA e Fe- dermanager continue- ranno a difendere i diritti dei pensionati in tutte le sedi e con ogni mezzo.
r.m.
tenza di accoglimento – e conside- rarla una mezza vittoria se pure avrà l’esito che auspichiamo – se poi non verrà accolta e applicata dal Go- verno?
Il Governo in alcune occasioni, sia pure in modo non formale, ha di- chiarato di voler ripristinare dal 2019 il sistema perequativo di cui alla legge n. 388/2000.
Certo, si tratta di un impegno po- litico e occorrerà vedere se, ad ele- zioni effettuate, l’Esecutivo che gui- derà il Paese nei prossimi 5 anni intenderà onorarlo.
Mentre dunque, pur con cauta fi- ducia, attendiamo la prossima sen- tenza, certo non ci illudiamo che cessino gli attacchi alle nostre pen- sioni. E’ evidente, infatti, che esi- stono fazioni politiche che traggono vantaggi elettorali da questi atteg- giamenti conflittuali.
Sta ai nostri organi di rappresen- tanza, CIDA e Federmanager per primi, attivarsi per smontare la stra- tegia di disinformazione in atto, stra- tegia che si sta sviluppando a cura di ben individuati settori della politica e dell’informazione con la divulga- zione di notizie parziali, difettose ed errate, tutte comunque a nostro danno.
A novembre gli iscritti a Feder- manager Roma saranno chiamati a rinnovare i propri Organi istituzionali. E’ questa una buona occasione per sostenere i colleghi ferrovieri che si candidano per il Consiglio Direttivo, per il Collegio dei Revisori e per il Collegio dei Probiviri, colleghi che nel tempo hanno sempre assicurato, in casa Federmanager, il massimo del loro impegno, raccogliendo i più ampi consensi anche da parte dei vertici federali.
Contribuire all’elezione dei propri rappresentanti è segno di parteci- pazione democratica. Se ci aste- niamo dal voto e non ci facciamo rappresentare negli organi che con- tano, poi non possiamo certamente lamentarci se i risultati che ci atten- diamo, soprattutto nel campo della tutela delle nostre pensioni, non sono quelli che aspettiamo.
Esserci, partecipare, dimostrare di avere consenso: è questo il se- greto per ottenere attenzione. Finora con l’impegno di pochi di noi siamo riusciti a portare la vostra voce, le vostre attese, i vostri diritti nelle stanze che contano.
Aiutateci a continuare così.
Roberto Martinez
Come difenderci?



















































































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