Page 13 - Collegamenti 3_2017
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              per questo era necessario che alla capacità tecnica essi congiunges- sero un senso aperto e costante di responsabilità sociale di fronte a tutte le energie e le categorie che partecipavano, in comunione di diritti e doveri, al processo produttivo” (In: “Noi della Rotaia” 1957).
Nel 1965 il periodico aziendale FS “Voci della Rotaia” commen- tando la nomina dell’Ing. Ruben Fienga, storico ingegnere ferroviario protagonista della ricostruzione FS, alla carica di Direttore Generale FS, così definiva il profilo umano e pro- fessionale del nuovo direttore: “Egli appartiene ad una categoria di diri- genti di tipo nuovo, del tutto tagliati per compiti moderni in una Azienda moderna. Carattere forte, convin- zione delle proprie idee, rapidità di decisione, sempre con l’atteggia- mento – anche dietro la scrivania – dell’uomo di prima linea”.
Nel 1986, con la nascita dell’Ente FS, il Contratto nazionale della diri- genza ferroviaria specificava in que- sto modo le funzioni del dirigente: “Dirigente è colui che riesce ad in- dirizzare una organizzazione com- plessa verso il raggiungimento dei propri obiettivi tramite la creazione di condizioni che consentono lo svol- gimento delle operazioni secondo criteri di efficacia nell’azione; effi- cienza dell’impiego delle risorse; equilibrio tra i risultati delle diverse attività e risorse assegnate”.
Qualche cenno, infine, sul rap- porto percentuale tra il numero dei dirigenti e quello del personale FS, fonte, molto spesso, di erronee in-
Direttore Generale Giuseppe Renzetti 1963
terpretazioni, sviste e, persino, cri- tiche tanto feroci quanto ingiustifi- cate. Anche al riguardo occorre ri- stabilire la verità nuda e cruda che ci consegnano le cifre delle statisti- che ufficiali FS.
Fino alla Prima guerra mondiale la percentuale dei dirigenti sul totale del personale FS si mantenne sem- pre entro limiti molto contenuti ed anzi scese dal 1,46 % del 1905 al 1,15% del 1915. Nel 1920 la per- centuale dei funzionari dei primi 6 gradi era scesa addirittura allo 0,69%. Nel 1961 su un totale di 182.085 ferrovieri il personale diret-
tivo aveva una consistenza pari a 2.095 unità che corrispondeva al 1,15 %. Alla fine degli anni ’60, in un mutato clima politico e grazie a vari provvedimenti legislativi, vi fu un au- mento generalizzato del personale FS che arrivò alle 200.000 unità. Ciononostante il personale direttivo rimase fermo alle 2093 unità supe- rando di poco l’1% in percentuale sul totale. Tale percentuale rimase inalterata sino alla fine degli anni ’70 quando si cominciò a parlare di “Ri- forma” delle FS in senso privatistico.
Luigi Cantamessa
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